Che cos’è un impianto elettrico domestico? Come funziona?

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Che cos’è un impianto elettrico domestico? Come funziona?

Qualsiasi ambiente domestico (e non solo) oggi gode di un impianto elettrico. Si tratta di una componente tecnica importante anzi, indispensabile, che ne determina anche il livello di comfort. Ma che cos’è un impianto elettrico? Come funziona? Cosa dice la normativa?

Impianto elettrico: che cos’è

L’impianto elettrico è complesso, articolato, talvolta pericoloso in quanto composto da una moltitudine di elementi.

Si può definire come la modalità attraverso la quale vengono alimentate specifiche funzioni che necessitano di energia all’interno del sistema. Come l’insieme cioè dei fili conduttori, dei cavi e degli accessori che portano l’elettricità all’interno delle nostre case.

La sua funzione principale è comunque quella di intercettare i bisogni e gli obiettivi dell’utente in relazione alle proprie esigenze e necessità, coordinando i vari componenti, come l’illuminazione e il riscaldamento.

Un buon impianto elettrico deve, tra l’altro, non solo soddisfare gli scopi per i quali viene installato, ma anche garantire un elevato livello di qualità (assicurando continuità nell’alimentazione, sia in termini di intensità che di disponibilità), di flessibilità e di sicurezza e al contempo consentire una facile manutenzione nel tempo.

Come funziona

Ma quali sono quindi gli elementi essenziali che lo costituiscono? Come funziona?

Seguendo il percorso che l’elettricità fa dalla centrale (gestore) alla nostra casa (utenza) troviamo diversi elementi. Vediamoli.

Il contatore

E’ una scatola normalmente di colore bianco che ha lo scopo di registrare i consumi effettuati in modo da poter definire l’importo di spesa da addebitare. Il suo display, fornisce diverse informazioni che possono essere lette in tempo reale dall’utente.

Il salvavita

E’ un dispositivo di sicurezza in grado di interrompere il flusso elettrico in un circuito in caso di contatti accidentali con parti in tensione o di guasto (cortocircuito o sovracorrente) e ha tre funzioni:

  • una magnetica proteggendoci in caso di cortocircuito;
  • una termica proteggendoci da un sovraccarico, cioè da un assorbimento di corrente superiore a quella del normale funzionamento dell’impianto;
  • una differenziale proteggendoci dai contatti accidentali con parti in tensione o dalle dispersioni di corrente.

I tubi

Si trovano in genere sotto il pavimento o in alternativa incassati nelle pareti.  E’ attraverso essi che l’elettricità raggiunge ogni punto della casa in modo discreto e invisibile realizzando quello che viene chiamato impianto elettrico.

I cavi elettrici

Sono avvolgimenti di fili metallici (conduttore) normalmente rame (ottimo compromesso tra costo e conducibilità elettrica) all’interno di guaine di gomma colorate (isolante).  Situati all’interno dei tubi corrugati, consentono all’elettricità e permettono di raggiungere ogni punto desiderato della casa.

Il punto luce

Banalmente può essere identificato come il dispositivo a muro che permette l’accensione e lo spegnimento delle luci. In realtà il punto luce è ogni punto in cui la corrente è utilizzabile (la presa elettrica, l’interruttore, la scatola di derivazione, l lampada sul soffitto).

La normativa sull’installazione di un impianto elettrico

Le  norme che disciplinano la costruzione e l’installazione di un impianto elettrico domestico sono rigide e la rinuncia al fai-da-te è d’obbligo.

L‘installazione può essere realizzata infatti solo da imprese iscritte alla Camera di Commercio.

Ogni modifica, anche della più piccola entità  deve essere effettuata da personale abilitato.

Al termine dei lavori inoltre la ditta esecutrice deve rilasciare la Dichiarazione di conformità  (DICO) del lavoro eseguito: è questa l’unica modalità per certificare  e dimostrare che il circuito è a norma.

Nel caso in cui il DICO non fosse reperibile per diversi motivi, è possibile sostituire questo documento con la dichiarazione di rispondenza (DIRI) laddove gli impianti fossero stati realizzati prima dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 37 del 2008.

 

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